venerdì 24 aprile 2009

VIVA IL 25 APRILE!


Oggi è domenica, so le otto e stò seduto su una de quelle du panchine davanti la chiesa , e ce stanno delle vecchiette che stanno pe annà a messa.
Me ricordo quanno ero pischello, che stavo seduto la domenica verso quest’ora sulli scalini della chiesa arrivava Mimmo co li giornali, verso le nove poi arrivava er Ruiu sempre in ritardo e annavamo a venne er giornale per le case, noi da na parte e quelli con l’Unità da n’antra, pe nun dasse fastidio. Era na festa sonavi li campanelli delle case, incontravi la gente, te li trovavi ancora in pigiama, te mettevi a parla pe le scale ,sui pianerottoli o dentro le case, te raccontavano li problemi e te dicevano che nun arrivavano pure all’ora a fine mese…E tu stavi da la parte loro li confortavi, te preparavano er caffè quanno entravi tra quelle mura sentivi n’odore particolare era l’odore della domenica, sentivi li sughi che bollivano sentivi l’odore der pollo che se stava a coce con l’aceto. Pure all’ora c’era sempre quello che nun t’apriva ma la maggior parte te dava retta era un modo vero de fa politica se stava davvero con la gente.
Verso mezzogiorno quella sessantina de giornali l’avevamo fatti e avevamo raccolto quarche migliaia de lire peri i compagni del Cile,per il Mir. Poi verso mezzogiorno c’era na tradizione: se annava a casa de Pina la partigiana in Via Montegiove a piglià l’aperitivo, dopo un pò arrivavano i compagni che vennevano l’Unità., erano più de noi , facevano li turni, c’era Slim , Piselli, Massimo, er Calabrese er Faiola , Decoccio e Biancifiori., ce piavano in giro perché diffondevano er triplo dei giornali nostri, Pina ci aspettava tutti come figli , ce abbracciava e ce baciava e ce chiedeva che diceva la gente, perché era inportante quello che pensava la gente, poi ce portava quer bicchierino e cominciava a raccontacce quello che sapeva, lei era stata amica de Pertini, stava nella sua stessa brigata, poi verso la fine della guerra venne a Roma proprio a Quarto Miglio a casa de certi suoi paesani che facevano qui li contadini, la storia era quasi sempre la stessa l’ho sentita tante vorte ma ogni vorta stavamo tutti là a sentilla a bocca aperta.
Era marzo del 44 l’Italia e Roma erano stremati, la Città era alla fame e cominciò tutto proprio pe la fame. Li Tedeschi stavano verso Colli Albani e ce n’erano tanti, perché a Cinecitta e ar Quadraro era pieno de partigiani che arrivavano a Roma. C’erano tanti tedeschi nella zona nostra anche perché li fascisti avevano ammucchiato tutti li zingari che avevano trovato , l’avevano ammucchiati qui da noi sotto alla ferrovia alla via che hanno chiamato Via Rapolla, ce misero più de cinquemila zingari..
Poi na mattina so spariti….l’hanno fatti salì sopra ai treni e l’hanno portati in “vacanza” ad Auschwitz, questo è succeso verso li primi de marzo der 44 …
Poi er 24 marzo ce so state le Fosse Ardeatine, la gente era affamata e incazzata,e ce stava er coprifuoco alle 18 in tutta Roma se rispettava…ma er Quadraro era pieno de operai e compagni e facevano tutti come je pareva,Kappler er boia diceva che er Quadraro era un vespaio. Il 2 Aprile ar Quadraro le donne assaltarono i camion che portavano il pane alle caserme , la scorta scese e se portò via tre donne. Er 3 aprile sull’Appia a Quarto Miglio all’artezza de do sta l’Uva de Roma un gruppo de partigiani della brigata Matteotti avevano assartato un gruppo de tedeschi, fanno saltà du camion e ne ammazzano na decina … Quarche giorno dopo me pare er 10 aprile verso sera dentro a na osteria ar Quadraro, Giuseppe Albini detto er gobbo der Quarticciolo insieme a quarche compagno amico suo è annato a vendica n’amica sua che era stata violentata dalli fascisti dopo l’assarto der pane de quarche giorno prima, e sgozzano tre Tedeschi.. Il giorno 17 verso le 4 de mattina il comandate Kappler con duemila SS e mille fascisti circondano er Quadraro…
Passarono casa per casa e presero duemila uomini tra i sedici e i sessant’anni li ammasarono dentro al cinema che stava sulla Tuscolana …Tutte le donne andarono a protestà con in testa er parroco de Santa Maria del buon Consiglio ,don Gioacchino Rey che si offrì a Kappler in cambio de quarche regazzino, poi quanno li tedeschi e li fascisti videro che stavano per assaltà er cinema iniziarono a sposta gli arrestati agli stabilimenti de Cinecittà e mentre li spostavano molti furono liberati. Raccolsero 744 persone poi il giorno dopo li portarono sempre a via Rapolla, a Quarto Miglio li fecero sali sopra un treno e li portarono ai campi de concentramento…Un po’ più della metà li mannarono vicino a Trieste, e quelli fortunatamente tornarono ar Quadraro..Ma lartri purtroppo ,annarono ad Auschwitz e non so più tornati…
Ogni vorta Pina finiva la storia raccontandoce der giorno che cacciarono li tedeschi e li fascisti.




Grazie Pina! Grazie Partigiani!

3 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=HEjpTviy2Uk


    http://www.youtube.com/watch?v=8dpsRn1bCcI

    caro gasparazzo...ti consiglio questi video il 24 aprile è morto un vecchio compagno responsabile di tutti i portuali di genova

    HASTA SIEMPRE!

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  2. Vorrei sapere se queste storie sono vere.
    Non avevo mai sentico dell'attacco ai tedesci e dei Rom.
    Ciao e grazie
    Vincenzo

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  3. Caro Gasparazzo lo sai perchè ciavemo Berlusconi e Alemanno e tutti sti beccamorti?
    Perchè non annamo più pe le case a parla con la gente.
    un saluto un tuo vecchio compagno

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